LE CARTE DI CONTROLLO: COME SCEGLIERLE
Come si fa a scegliere la carta di controllo più adatta?
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
Come abbiamo visto nella sezione Tipologie sono molte le carte di controllo che possiamo utilizzare.
Ma, allora, come scegliere quella corretta? Classificando i dati che vogliamo analizzare.
Come spiega bene William J. Latzko, Ph.D. nel suo articolo "Which control chart do I use?" pubblicato nel 2003 dall'American Society for Quality, se i dati appartengono alla tipologia che descrive gli attributi attraverso i numeri (ad esempio il numero di volte che accade qualcosa), si deve utilizzare una carta per attributi.
Quando, invece, i numeri sono rappresentati su una scala continua (ad esempio il tempo relativo alla durata di un avvenimento), è più corretto usare una carta per variabili.
Capire cosa si può classificare come "attributo" e cosa come "variabile" non è difficile. Quando misuriamo qualcosa, infatti, utilizziamo una di queste 4 scale:
- Nominale o Classificatoria (i numeri in questo caso sono puramente arbitrari e vengono utilizzati solo per verificare l'esistenza di una caratteristica. Ad esempio possiamo assegnare un numero diverso ad una serie di colori - 1= Blu, 2= Rosso, ecc. - e vedremo che la grandezza del numero non ha alcuna relazione con la caratteristica misurata. Un altro esempio si può fare assegnando 1 ad ogni pezzo errato e 0 ad ogni pezzo corretto. Il numero indicherà quanti pezzi errati ci sono)
- Ordinale o di Punteggio (si utilizza quando c'è una relazione tra i numeri e le caratteristiche monitorate. Un esempio classico è il questionario clienti nel quale viene chiesto di rispondere attribuendo il valore 1= ottimo; 2 = buono; 3 = da migliorare; 4 = pessimo e 5 = da cambiare assolutamente. Dato che non ci sono valori assoluti, la scala riflette le differenze che sono sì distinte ma non indicano necessariamente la stessa cosa)
- Intervallo (se una scala ha le caratteristiche di una scala ordinale e, in più, la distanza tra due punti qualsiasi di questa scala è pari ad una grandezza conosciuta, la scala viene definita come scala ad intervallo. Un esempio classico è rappresentato dalla misurazione della temperatura in una stanza)
- Rapporto (questa è una scala ad intervallo particolare perché ha come punto di origine lo zero. Una classica scala che misuri un peso appartiene a questo gruppo.)
le prime due scale sono più adatte ad essere monitorate con una carta attributi, le altre mediante una carta variabili.
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